L’attraversare i
confini è un’esperienza strana. Soprattutto nei tempi di oggi, quando non
guardano insidiosamente te, la foto nel suo documento e poi di nuovo te, come
se sospettassero che la tua faccia fosse il risultato di diverse operazioni
fatte all’estero, che veramente tu non fossi tu, ma un contrabbandiere di armi
o un trafficante di persone, e non fa niente che hai solo 10 anni, sei seduto
sul sedile posteriore, mangi un lecca lecca e guardi il vigile con uno sguardo
sonnolento, mettendo apposto il cuscino che stringi in mano. Ora nemmeno ti
guardano bene (anche se forse dovrebbero, visto che sei invecchiato di più di
una decina d’anni), importante che i dati nei documenti corrispondano, però, in
caso, ti fanno togliere fuori il computer, tutti i cavi, il libro e gli
assorbenti. E fanno bene, penso. Meglio
essere prudenti.
L’attraversare i
confini è un’esperienza strana, visto che mi fa rendere conto che, in fin dei
conti, tutte quelle persone non si differenziano dalle altre. Più viaggi, più
ti rendi conto che i confini sono solo un’illusione di estraneità, la quale,
insieme al suo sembrare spregiativo, invece di avvicinare allontana e ci fa
capire, sbagliatamente, che il mondo è un insieme di puzzle delle diferenze. In realtà l’elemento principale di questo
puzzle che nello stesso tempo lo caratterizza è la varietà, e i propri
abitanti, ovvero noi, siamo, nella propria diversità, tutti uguali e pari.
L’attraversare i
confini è un’esperienza strana, soprattutto nei tempi di oggi, quando i confini
sono quasi invisibili e di cui esistenza, ci ricorda per esempio la
technologia.
Siamo circa 134
chilometri da Bologna, la gente sempre parla in italiano, l’euro è sempre la valuta
vigente, solo i cellulari continuano a ricordarci del roaming. Allora cosa c’è?
Un errore di linea? No. Benvenuti a San Marino!
San Marino,
considerato la più antica repubblica al mondo, probabilmente fu fondato da un
costruttore e tagliapietre chiamato Marinus che, in fuga dalle persecuzioni contro
i cristiani, si nascose sulla cima più alta delle colline di San Marino, sul
Monte Titano dove fondò una comunità cristiana. La proprietaria di terreno di
allora nel suo testamento prescrisse le terre di Monte Titano alla comunità, la
quale dopo la morte del costruttore e tagliapietra fu chiamata “La terra di San
Martino”. Da quel momento, uno dei paesi più piccoli d’Europa, difese la
propria indipendenza per mantenere la propria unicità fino ad oggi.
Una volta
arrivati, vale la pena lasciare la propria macchina sul parccheggio situato ai
piedi della città, per poi impegnare le nostre gambe alla visita della città.
Per raggiungere il centro bisogna sforzarsi un po’ salendo verso la cima. Le strade di San Marino viste sulla mappa
assomigliano ad un enorme serpente arricciato. Salendo vale la pena fermarsi
ogni tanto per ammirare come il paesaggio diventa sempre più visibile e le case
e le macchine di sotto diventano sempre più piccoli.
Una curiosità è
il fatto che anche se San Marino non fa parte dell’Unione Europea, la valuta
vigente In questo passe è l’euro. Però similmente come il paese stesso, anche
le proprie monete sono eccezionali. Si differenziano da quelle “classiche” con il
dritto delle monete, e da esempio può fare uno degli edifici più importanti di
San Marino, ovvero, collocato in Piazza della Libertà, il Palazzo Pubblico, presentato alla moneta di 2 euro di San Marino. Palazzo
Pubblico è la sede sia delle autorità sia del governo. L’edificio è stato
costruito negli anni ’80 del XIX dal progetto di archittetto Francesco Azzurri.
Oggigiorno possiamo ammirarlo nella sua versione restaurata, grazie ai lavori
di restaurazione che ebbero luogo nel 1996.
Invece a destra dal Palazzo Pubblico si trova il monumento del fondatore
della Repubblica, il Santo Marino. Se volete farvi una foto, chiedete ad uno che
lavora al ristorante in Piazza. Se sarete fortunati troverete quello che vi
dirà anche qualche parola in polacco. Malgrado le apparenze la lingua polacca,
anche se sembra difficile agli altri, la trovano anche divertente e le parole
che imparano più velocemente, e con i quali mi sorprendono sempre, sono: „dziękuję”(grazie),
„bardzo dobrze”(molto bene) i ovviamente „kochanie”(amore mio).
Seguendo dritto
la strada dalla Piazza della Libertà troveremo un piccolo “spazio verde”, con
le panchine romantici di pietra e le statue. In fondo della strada ci aspetta
invece un punto da cui si estende un panorama, e dove, tramite i binacoli collocati
lì per poter ammirare più dettagliamente la vista, potremo “dare un’occhiata”
fino all’orizzonte.
Le passeggiate a
San Marino assomigliano un po’ alle passeggiate fatte in un’antica città-stato
italiana. Una fortezza inaccessibile con le mura in pietra, situata su una
collina, da cui una volta si guardava con ansia l’arrivo degli invasori, e ora
si può godere di un panorama meraviglioso e del colore azzurro del mare
Adriatico all'orizzonte.
Invece un ricordo
dei tempi del Medioevo sono tre torri che proteggono la città. La prima, chiamata
Rocca oppure Guaita (il che nel dialetto locale vuol dire “fare la guardia”), è
collocata sullo strapiombo del Monte Titano e viene abbracciata dalla cinta più
antica delle mura della città. La seconda torre, Cesta o Fratta, fu costruita
probabilmente circa l’anno 1253 e si trova sulla cima più alta del Monte
Titano. Nei tempi passati svolgeva il ruolo della torre dell’avvistamento, ora
invece ospita il Museo sammarinese delle armi antiche aperto ai turisti nel
1956. Invece la torre Montale è la più piccola. Fu eretta nel XIV secolo e,
similmente alla seconda, svolgeva il ruolo della torre di avvistamento. Inoltre
svolgeva un ruolo cruciale durante le lotte contro la famiglia Malatesta, la
quale possedeva il castello di Fiorentino (oggi una delle 9 città di San
Marino). Al contrario delle precedenti, la terza torre non è aperta al
pubblico. La possiamo ammirare solo all’esterno, godendo anche una vista
bellissima che ne si estende.
A San Marino, ci
è attiva anche l’Università, dove è possibile continuare la propria istruzione
in 6 dipartimenti: della comunicazione, di studi biomedici, di studi giuridici, della formazione, di studi
storici e di economia e tecnologia (il che può essere una soluzione
interessante per gli studenti che hanno dei progetti di andare in Erasmus).
Oltre all’Università, a San Marino sono attivi anche l’Accademia Internazionale
delle Scienze e il Politecnico.
Così come l’Italia
ci fa sentire spesso come se fossimo tornati all’epoca di Rinascimento, così a
San Marino ci possiamo sentire come nei tempi del Medioevo. E gli abitanti di
San Marino ne sono consapevoli, visto che ogni anno, d’estate, in città di San
Marino ha luogo il festival Medieval Days (I giorni medievali). Nel 2014 il
festival si svolgeva dal 19 al 20 e dal 25 al 27 luglio. Medieval Days offrono
ai visitatori diversi spettacoli e tornei di balestra. Non mancano pure le
mostre, come “Donne e Cavalieri”, organizzata l’anno scorso, durante la quale
era possibile ammirare le opere di pittore Marco Furri, nonché gli spettacoli
teatrali a tema medievale.
San Marino fu fondato
dall’idea dell’unicità di questo luogo e quest’aura vi è presente anche
oggigiorno. Ci può ingannare “italianità” di quel posto, però non ci vuole
tanto per notare subito la propria straordinarietà. Una delle caratteristiche
più belle del viaggiare è quella che ci fa rendere conto dell’eccezionalià di
ognuno dei posti visitati ed il fatto che, in fin dei conti, i luoghi sono come
la gente. Ci sono le persone inavvicinabili, misteriose, rumorose, piene di
storie, silenziose, piene di colori e di rabbia, ma soprattutto solo insieme
formano un paesaggio meraviglioso delle diversità e delle somiglianze, di tutto
quello di cui sono fatte ed il che le rende uniche, in altre parole un insieme
delle caratteristiche dell’umanità.
Il panorama da una delle torri di San Marino |
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