17 gen 2016

Un delicato interno del gigante, ovvero cosa la Sagrada Familia nasconde dentro


Anche se il grande portone della chiesa è spalancato, ed un potente soffitto è molto alto, involontariamente mi piego, attraversando la soglia. Siamo dentro un grande organismo vivente con delle lunghe ossa sottili, a cui interno la luce del sole filtra attraverso la sua delicata pelle colorata. Sollevo la testa, guardando delle pietre lucide che collegano lo scheletro bianco, assomigliando alle cartilagini lisce lisce. Qualcuno mi spinge leggermente sulla spalla, passando accanto. Mi sdraierei volentieri in mezzo di questo pavimento freddo per non dover stare con il collo piegato ad arco. Per un po' mi giro intorno nel posto. Alle mie orecchie arriva il rumore delle voci. Mi chiedo, in modo un po ' astratto, se il nostro rumore scrosciante delle conversazioni forse faccia vibrare questo organismo gigante, all'esterno di cui è possibile sentire, quasi come ad un gatto, una dolce fusa. 



Una Sagrada ossuta

Basta liberare un po' l'immaginazione per notare che l'interno della famosa Sagrada Familia assomiglia ad un morbido interno del corpo di un animale. Gaudì nelle sue opere architettoniche spesso faceva riferimento a fauna e flora, forse considerandole moralmente più puri dell'essere umano, delle perfette forme di esistenza sulla Terra. Dei lunghi e svettanti pilastri, nella loro unicità e inclinazione assomigliano alle ossa sottili degli arti alzati in sù. Invece un soffitto riccamente decorato diventa una lunga colonna vertebrale divisa dalle vertebre. I visitatori della Sagrada cadono in una riflessione sulla creazione e sul creato, e dopo qualche ora di stupore e quasi di una comprensione più profonda, escono di nuovo alla luce del giorno di Barcellona un po' assenti. Ci si può sentire quasi come qualcuno che abbia appena capito una verità importante e comincia a vedere il mondo con degli occhi diversi. 

Bellissima "colonna vertebrale" della chiesa


I giochi di luci 

Un ruolo importante nella Sagrada svolgono i colori. Le grandi vetrate, con delle cime a forma di arco, spargono i raggi del sole e gli danno delle sfumature diverse. Da una parte vediamo dei colori focosi: il rosso si intreccia con il giallo, e dall'altra dominano invece delle sfumature del color d'acqua: il blu si incontra con il bianco. Noi invece, stando in piedi in mezzo di quella varietà di colori, nel posto in cui due raggi opposti si incontrano, non senza ragione riteniamo di trovarci in un posto di un perfetto equilibrio. 
Non tutte le chiese ci fanno stupire e ci ispirano di fermarci per un attimo in silenzio. La Sagrada Familia è una delle chiese in cui, quasi provando un sollievo, ci sediamo sulle sedie in fila davanti all'altare oppure sulle lunghe panchine di pietra, lungo le navate laterali. E poi di nuovo solleviamo la testa, guardando lo spettacolo di luci e esprimendo una beata gratitudine per la nostra presenza lì. Nella chiesa più caratteristica di Barcellona nessuna connessione architettonica è casuale, e ogni colonna e arco assume diverse forme. Il gioco di luci ci rivela la dualità della natura di ogni creatura e un incontro degli elementi opposti che ha luogo ogni giorno in tutti noi. 

Fredde sfumature del color blu

E le sfumature calde del color rosso




Un gigante animato 

L'edificio stesso nel paesaggio urbano assomiglia ad un gigante modellato di argilla, a cui più ci avviciniamo, rimaniamo sempre più meravigliati dalla moltitudine di dettagli della sua straordinaria facciata. Le figure e gli elementi della flora scolpiti sulla facciata ci danno l'impressione che potessero muoversi non appena voltiamo lo sguardo. La chiesa, vista da lontano, dà l'impressione di essere un monumento che appare all'improvviso dalle corone verdi degli alberi di un piccolo parco vicino. E le foglie di questi alberi, messe in un delicato dondolare dal vento,ci raccontano una storia di un uomo che osò di vivificare un edificio. 


Guardate bene la moltitudine di dettagli!

La somma delle cifre in ogni fila è uguale a 33, ovvero l'età di Christo nel momento della morte.



Informazioni pratiche: 

- Se non volete perdere tempo, facendo la fila per acquistare i biglietti per la Sagrada Familia, vi consiglio vivamente di comprarli tramite Internet. Soprattutto che spesso si verificano delle situazioni in cui i turisti arrivati di mattina alla chiesa, vengono a sapere che i biglietti si possono acquistare il giorno dopo per i giorni seguenti oppure tramite Internet per lo stesso giorno (strano, eh?). Nelle vicinanze della Sagrada ci sono delle zone del wifi gratuito, grazie a ciò è possibile acquistare rapidamente e facilmente i biglietti anche per lo stesso giorno, utilizzando il vostro smartphone. Poi una volta scaricato il biglietto, basta mostrarlo all'ingresso.

2 commenti:

  1. Io l'ho visitata quando era ancora in fieri, ormai sei anni fa.. Devo dire che quell'aria di non compiutezza, quella sensazione strana di trovarsi in una chiesa non finita e anche per questo molto diversa da tutte le altre, mi hanno fatto apprezzare tanto la visita! Però sono curiosa di vedere l'opera terminata!

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    1. E' vero, hai ragione! Questa non compiutezza la rende ancora più affascinante e misteriosa. E' veramente un'opera straordinaria e consiglio di visitarla a tutti. Un saluto e grazie per il commento! :)

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