12 ott 2016

Sicilia (non)banale




La Sicilia è una calda goccia di color sabbia del Mar Mediterraneo, dove le vaste spiagge attirano turisti, dove gli infiniti campi di ulivi e dei paesini sulle colline meravigliano i visitatori e dove l'Etna fumante incuriosisce tutti quanti, compresi gli abitanti dell'isola, ormai abituati ai propri brontoli tranquilli. 
L'immagine più straordinaria della Sicilia emerge, tuttavia, nei luoghi in cui essa non viene più considerata ovvia, dove la strada asfaltata finisce o si interrompe, dove in lontananza appaiono delle case di pietra abbandonate ormai da tempo e dove al lato della strada tortuosa pascola una gregge di pecore bianche. D'estate i campi siciliani assumono le sfumature di color miele, e sulle colline che circondano la valle, girano lentamente delle ali grandi degli enormi mulini a vento. Questi lenti giganti, situati sulla cima delle colline, sembrano proteggere la linea dell'orizzonte, quasi sembrano trovarsi al confine del mondo. 


Sulla veridicità della Sicilia e sulla ceramica



Nei paesini siciliani  è un visitante ad essere l'oggetto di interesse degli abitanti locali.  L'ospitalità dei siciliani, tuttavia, non lascia nessuno sentirsi come un estraneo. Gli abitanti del posto sono convinti dell'unicità dell'isola e vogliono fare di tutto perché ogni visitatore proveniente dalle altre parti sia anche in grado di sentire questa unicità del luogo, e provare la quotidianità della loro città natale in quanto la provano loro, ovvero sentendosi come a casa propria.   
Il calore siciliano viene percepito in modo diverso nel centro dell'isola, dove tutti i venti costieri sono già da tempo scomparsi. L'aria diventa più pesante e più densa, ed in lontananza è possibile vedere la formazione dei piccoli vortici d'aria che si muovono lentamente lungo le strade locali e dopo un attimo scompaiono completamente, una volta raggiunti gli oliveti estesi ampiamente.



Nella parte centro-orientale dell'isola, in provincia di Catania, una strada tortuosa conduce a Caltagirone, una città il cui centro storico fa parte del Patrimonio mondiale dell'UNESCO e di cui avevo già scritto qui. Caltagirone è conosciuta principalmente dalle meravigliose ceramiche, e alcune di esse, similmente come a Ravenna, sono anche inserite nell'architettura del centro storico. Dei bei elementi eleganti di ceramica si possono ammirare, tra l'altro, sul ponte di San Francesco. Tuttavia, la perla della città ed il principale luogo di incontro è la scala monumentale Scalinata di Santa Maria del Monte, situata nel centro della città e la quale porta alla Basilica di Santa Maria del Monte. Ogni singolo gradino delle scale è decorato della ceramica e rallegra gli occhi sia dei turisti diretti verso la basilica, sia degli abitanti locali seduti sui gradini. 


La Scalinata di Santa Maria del Monte a Catlagirone


Catania sotto la protezione dell'elefante


Il cuore della provincia, verso il quale conducono tutte le strade locali, è Catania, collocata sulla costa orientale dell'isola. Un simbolo enigmatico della città è un elefante di nome Liotru, il quale possiamo ammirare nella Piazza del Duomo. La Fontana dell'elefante fu realizzata da Giovanni Battista Vaccarini nella prima metà del XVIII secolo, però la storia della statua dell'animale resta avvolta nel mistero.  La statua fu realizzata di pietra lavica, ma sulle proprie origini ci sono molte teorie. Secondo una di esse, la statua dell'elefante fu costruita durante il dominio dei Cartaginesi, e dalla gente di Catania doveva essere considerata una statua magica, che proteggeva la città dalle eruzioni del vulcano Etna. 
Il potere magico di Liotru fu messo alla prova molte volte, soprattutto durante una delle eruzioni più potenti nella II metà del XVII secolo. Allora la lava raggiunse il mare, creando più di un chilometro di una nuova linea costiera. Oggi, sulla costa formata dalla pietra lavica che cambiò completamente l'immagine della costa e gli diede una nuova forma, si siedono e prendono il sole gli abitanti di Catania, desiderosi di un'aria fresca del mare. E l'Etna? Mormora ogni tanto, ricordando a tutti della propria presenza. 

La fontana dell'elefante a Catania


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